Colpite al cuore (Il Giallo Mondadori) by Carter Dickson

autore:Carter Dickson [Dickson, Carter]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Mondadori
pubblicato: 2023-07-31T12:00:00+00:00

12

L’orologio ticchettava rumorosamente.

— Chissà... — disse ad alta voce Courtney.

Alcune ipotesi, tutte senza sostanza né fondamento, gli attraversarono il cervello. L’atmosfera della cucina era calda, con una leggera traccia di umidità nell’aria. Si sentiva ancora il profumo dello stufato di agnello.

— Domando scusa — disse Courtney alla signora Propper, respingendo i suoi pensieri — ma la signorina Browning vuole andare a casa.

— E farebbe bene, se seguisse il mio consiglio — dichiarò la cuoca, spalancando la porta sul retro. — Noi che dobbiamo restare in questa casa credo che non dormiremo molto, stanotte. Buona notte a voi, signorina Ann. E buona notte a voi, signore.

— Buona notte, signora Propper.

Mentre scendevano i due gradini e la porta si chiudeva alle loro spalle, furono momentaneamente accecati dal contrasto prodotto dalla luce lunare con quella che usciva dalle finestre senza scuri della cucina.

Si ritrovarono su un sentiero in cemento che correva sul retro della casa, parallelamente a essa, e andava fino al garage, all’estremità opposta. Un sentiero di ghiaia, ad angolo retto con quello in cemento, conduceva direttamente verso il roseto. Superata una capanna che conteneva gli attrezzi da giardinaggio, si erano da poco inoltrati lungo il sentiero di ghiaia quando Ann parlò.

— Perché H.M. avrà fatto quelle domande?

Era come se Courtney potesse sentire il lavorio della sua mente, attenta e indagatrice, mentre rifletteva. Il profumo del roseto, che diffondeva una suggestione di colore caldo e delicato, anche se nessun colore era visibile, si chiuse intorno a loro.

— C’è qualcosa nel pompelmo — proseguì Ann — che faccia male nei... be’, nei casi di infezione tetanica?

— Non so. Il pompelmo è una sostanza acida. O è un alcaloide? Comunque, qualche effetto lo avrà pure.

Oltre il giardino si apriva un tratto di prato scoperto con un certo numero di meli e di susini. Un cancello nell’alto muro di pietra immetteva in un sentiero erboso. Mentre apriva il cancello, Ann si voltò.

— Vi prego. È stato molto gentile da parte vostra offrirvi di accompagnarmi a casa. Ma preferisco di no.

Lui provò un senso di delusione.

— Non è che non voglia — si affrettò ad aggiungere la ragazza. — Anzi, ne sarei lusingata. Solo che c’è qualcosa su cui devo riflettere. E proprio adesso. Qualcosa di cui non posso parlare, nemmeno con voi. Dopo, forse, sarò una migliore compagnia. Non vi dispiace?

— Certo che no.

— Buona notte, allora. — Gli porse la mano.

Lui la strinse. — Buona notte, e cercate di non preoccuparvi troppo. Siete sicura che vada tutto bene?

— Bene? — Lei fece una mezza risata, spalancando gli occhi. — Perché mai non dovrebbe andar bene?

— Niente. Probabilmente si tratta solo di una strana sensazione. Un po’ come quelle di Frank Sharpless. Non fateci caso. Ma non potrei sopportare che vi accadesse qualcosa.

— Siete molto carino — disse Ann dopo una pausa. Gli strinse a sua volta la mano.

Poi se ne andò.

Courtney chiuse il cancello di ferro con il chiavistello, si piegò leggermente e rivolse lo sguardo alla sua sinistra, verso il sentiero erboso. L’erba soffice e folta attutiva il rumore dei passi.

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